Nell’ambito del procedimento autorizzativo, e in particolare del procedimento di valutazione di impatto ambientale (VIA), assumono rilevanza le modifiche normative sopraggiunte. È legittima – a determinate condizioni – la sottoposizione a una verifica preliminare di assoggettabilità a VIA relativamente ad un impianto, già realizzato, inizialmente non sottoposto a tale esame in virtù di disposizioni nazionali successivamente dichiarate incompatibili con la normativa europea. Così ha stabilito il Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza 24 ottobre 2022, n. 9045.