L’adesione su un social ad una comunità virtuale di estrema destra che diffonde idee xenofobe integra il reato di cui all’art. 604 bis c.p. e non può essere invocato il diritto alla libera manifestazione del pensiero. In questo modo si è pronunciata la Prima sezione penale della Suprema Corte di cassazione, con la sentenza n. 38423 del 20 settembre 2023.