Con la riforma del processo penale, il legislatore ha mutato la regola di giudizio per l’archiviazione, passando dalla “sostenibilità dell’accusa in giudizio” alla “ragionevole previsione di condanna”. Tale scelta è stata adottata per rendere più rigoroso il filtro all’esito delle indagini preliminari, evitando che procedimenti male o poco istruiti in fase d’indagine possano essere avviati alla fase processuale, con inutile dispendio di tempo ed energie. In questa ottica, il legislatore avrebbe inteso porre rimedio all’elevata percentuale delle assoluzioni in primo grado, ritenuta una spia di inefficienza del sistema (D.Lgs. 10 ottobre 2022, n. 150 – G.U. 17 ottobre 2022, n. 243, suppl. ord. n. 38/L).