La normativa dedicata al comparto dei servizi di pagamento è stata interessata negli ultimi anni da molteplici modifiche derivanti dal recepimento di significativi interventi europei. L’emergenza pandemica ha indubbiamente accelerato l’impiego di sofisticate tecnologie informatiche che hanno contribuito al mutamento delle abitudini di pagamento degli utenti; con conseguente riduzione dell’uso del denaro contante innanzi a un progressivo incremento della digitalizzazione dei servizi di pagamento e del ricorso all’e-commerce. In questo contesto è stata frequentemente avvertita l’esigenza di garantire a coloro che si avvalgono di tali servizi il diritto di disconoscere le operazioni non autorizzate. Il d.lgs. n. 11/2010 individua i presupposti che consentono all’utente di ottenere dal prestatore dei servizi di pagamento digitali la restituzione dell’importo impiegato nell’operazione disconosciuta. Il principale obiettivo del legislatore è quello di tutelare l’utente dagli effetti economici negativi derivanti da operazioni compiute in conseguenza di comportamenti fraudolenti di terzi. Da qui lo sviluppo di un tessuto normativo volto a regolare il funzionamento del sistema dei pagamenti (vd. Comunicazione Banca d’Italia 17 giugno 2024, Disconoscimenti di operazioni di pagamento non autorizzate. Comunicazione al sistema) puntellato da sempre più efficienti presidi di affidabilità.