Persone trans* e libera circolazione nell’UE: il caso Mirin

La sentenza Mirin della Corte di giustizia dell’UE, sentenza 4 ottobre 2024, caso C-4/23, riconosce il diritto delle persone trans* (l’asterisco è d’obbligo per includere le diverse identità di genere esistenti nella relativa comunità) di vedersi riconosciuti il genere e il nome di elezione di cui ha già ottenuto la rettifica in un altro Stato Membro. Al centro del caso vi è non solo il principio di libera circolazione dei cittadini europei, ma anche l’effetto della Brexit sul riconoscimento degli status personali nell’UE.