Il reato di maltrattamenti è configurabile indipendentemente dalla “vicinanza temporale tra le condotte o da periodi di serenità nella vita familiare” atteso che il dato temporale tra le condotte realizzate contro le stesse persone offese “non esclude l’abitualità del reato” (Cassazione penale, Sez. VI, sentenza 31 marzo 2025, n. 12444).