Uno dei pilastri del D.Lgs. n. 150/2022 è certamente rappresentato dalla rivisitazione del catalogo delle pene e del nuovo ventaglio delle risposte sanzionatorie, non più incentrato sulla visione carcero-centrica e sulla centralità della pena detentiva. Per le condanne entro i quattro anni, invece, la c.d. Riforma Cartabia spinge chiaramente verso l’accesso alle nuove pene sostitutive: semilibertà, detenzione domiciliare, lavoro di pubblica utilità, pena pecuniaria. Anche il D.Lgs. n. 31/2024 (cosiddetto decreto “correttivo” Cartabia) è intervenuto ampiamente in tema di pene sostitutive delle pene detentive brevi ex art. 20-bis c.p., potenziandone il perimetro applicativo, accelerando sul favor sostitutionis e sulle tempistiche (rendendo solo eventuale la fase di sentencing) e definendo i momenti procedimentali entro i quali è possibile richiedere le nuove pene nel giudizio di appello. Sulle pene sostitutive si è già formato un ampio formante giurisprudenziale per definirne i contorni applicativi della disciplina di nuovo conio.