I crediti di una società cancellata d’ufficio dal registro delle imprese, in ragione dell’omesso deposito del bilancio in fase di liquidazione per oltre tre anni consecutivi, non possono ritenersi rinunciati in mancanza di circostanze inequivoche di una volontà abdicativa, transitando nella titolarità dei soci. In questo modo si è espressa la Suprema Corte di cassazione con la sentenza n. 13600/2023.