Nella sentenza del 26 luglio 2022, n. 29712 la Cassazione penale, dichiarando inammissibile il ricorso presentato nell’interesse dell’imputato, è ritornata sulla tematica dell’applicabilità della causa di non punibilità prevista per i delitti contro il patrimonio commessi a danno dei congiunti. In particolare, la Corte ha ritenuto inapplicabile detta causa disciplinata dal primo comma dell’art. 649 c.p., in quanto il presupposto dei reati commessi con “violenza alle persone” previsto dall’ultimo comma della predetta norma, non riguarda i reati rapina, estorsione e sequestro di persona a scopo di estorsione, con la conseguenza che quando tali reati siano stati “consumati”, il colpevole potrà essere regolarmente punito indipendentemente dalle modalità della condotta criminosa.