Disciplina sui limiti dimensionali atti: applicabile alle cause introdotte prima del 1° gennaio 2025

L’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato del 13 marzo 2025, n. 3, ha affrontato il tema dell’ambito di applicazione della novella legislativa, introdotta dall’art. 1, comma 813, della L. 30 dicembre 2024, n. 207, che ha modificato le conseguenze del superamento dei limiti massimi dimensionali degli atti processuali in assenza di autorizzazione preventiva, sostituendo la previsione del mancato esame da parte del giudice delle parti degli atti processuali eccedenti i limiti dimensionali con la sanzione del pagamento di una somma di denaro. In particolare, la questione controversa risolta dal massimo organo di giustizia amministrativa riguarda l’applicabilità o meno del novellato testo dell’art. 13-ter, comma 5, dell’allegato II al c.p.a. ai giudizi iniziati antecedentemente al 1° gennaio 2025, data di entrata in vigore della L. 30 dicembre 2024, n. 207 che ha modificato la disciplina in questione.