Fatture per operazioni inesistenti: la mancanza di sede operativa non basta per contestare l’indebita detrazione

La mancanza di una sede operativa sul territorio nazionale, da sola, non rappresenta un elemento sufficiente per provare che il cessionario fosse a conoscenza dell’intento evasivo del cedente. Secondo l’ordinanza n. 5059/2022 della Cassazione civile, è necessario che l’Amministrazione finanziaria dimostri lo stato soggettivo di consapevolezza e, dunque, la malafede del contribuente nel compiere l’operazione […]

I lavori di efficientamento energetico nella casa della suocera

Nel giudizio tributario, anche il contribuente, come l’Amministrazione finanziaria, ha la possibilità di introdurre dichiarazioni scritte rese da terzi, aventi valenza indiziaria in proprio favore, in conformità ai principi del giusto processo ex art. 6 CEDU, stante l’irrogazione, nell’ambito dello stesso, di sanzioni assimilabili a quelle penali. Così si è espressa la Cassazione civile con […]

Mancata approvazione rendiconto: sufficiente la condotta potenzialmente dannosa del Curatore

Il provvedimento in commento affronta il tema degli effetti che la condotta negligente del Curatore fallimentare riverbera sull’approvazione del rendiconto da egli presentato. Nella specie, il rendiconto non veniva approvato dalla Corte di Appello di Bologna, in quanto le condotte negligenti imputabili al Curatore erano state considerate potenzialmente dannose per il patrimonio della società fallita. […]

Omessa dichiarazione: la delega a commercialista non esclude il dolo

Con la sentenza n. 4973/2022, la Cassazione ha affermato, in relazione ad un caso di omessa dichiarazione fiscale e in conformità alla giurisprudenza consolidata, che la delega dell’adempimento delle incombenze fiscali ad un commercialista non esonera da responsabilità penali il contribuente che risponde dei relativi illeciti fiscali, stante la natura personale e indelegabile degli obblighi […]

Responsabilità della capogruppo: quando si possono sequestrare i beni della controllante?

C’è il fumus boni iuris quanto alla responsabilità della controllante ex art. 2497 cod. civ. in relazione a operazioni, protrattesi per vari esercizi e da collocarsi nell’ambito di un gruppo caratterizzato dal controllo totalitario da parte della capogruppo e dalla parziale sovrapposizione dei componenti degli organi amministrativi e di controllo nelle varie società del gruppo, […]

Accertamento induttivo: i costi presunti determinabili anche con perizia stragiudiziale

In tema di accertamento induttivo cd. puro, l’Amministrazione finanziaria deve ricostruire il reddito del contribuente tenendo conto anche delle componenti negative emerse dagli accertamenti compiuti ovvero, in difetto, determinate induttivamente, al fine di evitare che, in contrasto con il principio della capacità contributiva di cui all’art. 53 Cost., venga sottoposto a tassazione il profitto lordo, […]