L’analisi dello stato delle trattative è decisiva al fine di valutare la fondatezza dell’istanza di autorizzazione a contrarre finanziamenti prededucibili. In particolare, l’obiettivo da perseguirsi è il bilanciamento tra l’esigenza dell’impresa debitrice di poter disporre di un nuovo apporto di finanza prededucibile e quella dei creditori di non vedere tradite le proprie aspettative di soddisfacimento, anche soltanto parziale, dei propri crediti rispetto al finanziatore; il fulcro tra le rispettive esigenze è il miglior soddisfacimento dei creditori attraverso la continuità aziendale. Così ha deciso il Tribunale di Bologna con l’ordinanza del 9 gennaio 2023.