Revocazione dei crediti ammessi: non c’è la ragione più liquida

Nel giudizio di revocazione dei crediti ammessi allo stato passivo, il giudice non può invertire l’ordine di trattazione tra giudizio rescissorio e giudizio rescindente (Nella specie, la Corte ha cassato la sentenza che aveva rigettato la revocazione promossa dal curatore sulla base del rinvenimento di documenti decisivi prima ignorati, ritenendo erroneo l’iter logico della decisione impugnata che, in applicazione del principio della ragione più liquida, aveva respinto la revocazione sulla base del rilievo che l’eccezione di nullità che sarebbe stata esaminata nella fase rescissoria era comunque, a suo dire, infondata). Così ha stabilito la Cassazione civile con l’ordinanza n. 25417/2024.