Pronunciandosi su un caso “azero” in cui si discuteva della legittimità delle decisioni dell’autorità giudiziaria di respingere le azioni giudiziarie intentate da una donna, licenziata come primario di un ospedale pubblico a causa di articoli di stampa in cui si diceva che la stessa non era idonea a tale incarico per essere la sorella di un uomo che aveva partecipato al tentativo di colpo di stato qualche anno prima, la Corte EDU ha ritenuto, all’unanimità, che vi fosse stata la violazione dell’art. 8CEDU (diritto al rispetto della vita privata) (Corte EDU, Sez. I, 27 aprile 2023, n. 6950/13).