Pronunciandosi su un ricorso proposto avverso la sentenza con cui la Corte d’appello aveva confermato la condanna inflitta al conducente di un’autovettura per aver provocato la morte per investimento di un pedone, la Corte di Cassazione penale, Sez. IV, con la sentenza 17 aprile 2023, n. 16108 – nell’accogliere la tesi difensiva secondo cui erroneamente i giudici avevano proceduto alla ricostruzione fattuale della vicenda, anche sotto il profilo della prevedibilità dell’evento avuto riguardo all’area di rischio che la norma asseritamente violata sarebbe intesa a prevenire – ha ribadito che il principio di colpevolezza impone una verifica più complessa, su piani diversi, riguardanti l’accertamento in concreto della sussistenza della violazione – da parte del soggetto che riveste una posizione di garante – di una regola cautelare (generica o specifica), del nesso causale tra la condotta ascrivibile al garante e l’evento e della prevedibilità e evitabilità dell’evento dannoso che la regola cautelare violata mira a prevenire.