Avendo riscontrato una certa fertilità qualitativa nella cinematografia rumena, già da tempo nota anche a livello internazionale per la validità di alcune tematiche affrontate nel recente passato, ho provato a vedere su Netflix alcune recenti opere minori, alla ricerca di qualcosa di artisticamente significativo. Così ho visto molti di questi film che indubbiamente, pur di buona qualità, non mi è sembrato abbiano raggiunto i livelli che alcune rassegne internazionali avevano evidenziato nel passato. Sicuramente, qualche riferimento storico al periodo dell’occupazione russa emerge come nel film “Silent Wedding” in qualche modo ironico e caustico, anche se ad un livello inferiore a “Il concerto”, anche se a questo rimanda. Quello che è emerso, tuttavia, è un tratto comune, anche se mi pare non intenzionale, nelle scelte effettuate.