Gianni Amelio ricostruisce nel film “Il signore delle formiche” la vicenda Braibanti. Collocata storicamente negli anni ’60, ripercorre la vicenda umana e processuale del professor Braibanti, studioso della vita delle formiche, accusato e processato per il reato di plagio. Si tratta del reato previsto dall’art. 603 del Codice penale che punisce chi sottopone una persona al proprio potere, in modo da ridurla in totale stato di soggezione con la reclusione da cinque a quindici anni, successivamente dichiarato costituzionalmente contrastante con il principio di tassatività.
In realtà, il processo penale per il plagio tende a “coprire” il comportamento omosessuale del protagonista.