Di seguito l’articolo del Prof. Danovi, pubblicato su Famiglia e Diritto, n. 8-9/2022, Ipsoa, Milano.
Nella L. 26 novembre 2021, n. 206, di riforma del processo civile e dei metodi di giustizia alternativa o complementare, una specifica attenzione viene dedicata alla giustizia familiare e minorile. Le linee tracciate dalla delega prevedono che entro il corrente anno siano emanati i relativi decreti legislativi di attuazione. All’interno di questi, un particolare rilievo assume la previsione di un nuovo modello processuale unitario da applicare a tutti i procedimenti contenziosi propri della giustizia familiare e minorile, fatte salve alcune mirate eccezioni. Negli auspici del legislatore, la previsione di un rito unitario intende porre fine all’attuale diversificazione e frammentazione delle tutele e giovare dunque in modo significativo alla certezza dei diritti. Il rito, che nelle sue linee portanti viene qui descritto, sarà improntato a semplificazione, razionalizzazione ed effettività, con la valorizzazione dei poteri del giudice e il riconoscimento del ruolo di tutti i soggetti del processo, nel segno di un delicato balancement of interests che tenga conto della peculiarità e delicatezza delle situazioni sostanziali per le quali si richiede tutela.